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Visualizzazione dei post da 2008

Economia Aziendale

Oggi ho risposto a circa 15 mail con richieste di precisazioni da parte degli studenti di economia aziendale... vi imploro, venite a ricevimento! Mentre rispondevo mi sono chiesta cosa stiamo lasciando a questi ragazzi e ragazze appena entrati nel mondo dell'università. Non è facile "lasciare qualcosa" ad un'aula di 300 studenti... a volte è già tanto se si riesce ad ottenere la loro attenzione. In realtà...bè...ci ho pensato l'altro giorno in auto...sentivo le notizie delle manifestazioni in piazza contro la Gelmini e mi chiedevo "perchè a Brescia non protesta nessuno? Perchè non sono informati, non interessa o perchè non intendono protestare?". L'ho chiesto, ma è difficile avere una risposta univoca e chiara da un gruppo così numeroso. Quello che volevo passare loro, però, era la necessità che si facessero un'idea (pro o contro che fosse) e che utilizzassero anche le lezioni di economia aziendale per farsela. Abbiamo parlato di istituti e di az

La diversità

Ho appena visto un film che riprende il solito tema americano della scuola di periferia frequentata da ragazzi difficili, di solito di colore, e della professoressa bianca che riesce a coinvolgerli e a dare loro una nuova opportunità. Ci saranno almeno 5/6 versioni di film come questi, ma ogni volta mi lascio coinvolgere...e mi torna la vocazione educativo-adolescenziale per la quale ho sempre desiderato insegnare alle scuole superiori (si veda il tentativo ridicolo di blog in inglese). Bè, dopo essermi vista il sito della Fondazione "freedom writers" che è stata avviata dalla professoressa (il film raccontava una storia vera) mi son messa qui a scrivere... Ragazzi difficili, più o meno "diversi". Nel film ragazzi di colore, ghettizzati, con storie difficilissime alle spalle. Nella realtà di provincia in cui sono cresciuta ragazzi di buona famiglia, con tante opportunità, nessuna guerra di quartiere, solo un po' di voglia di fare il bullo e la possibilità di fa

Hey Mr deejay put a record on I wanna dance with my baby

Mentre impazza la corsa al SUPERENALOTTO (ma voi che ci fareste con 73,5 milioni di euro? poi ci scrivo un libro con quello che elencate), restando con i piedi per terra - nel vero senso della parola - penso che avrei davvero bisogno di iscrivermi a un corso di ballo liscio. Così alla prossima festa di matrimonio/sagra/evento posso smetterla di guardare le coppie che ballano e buttarmi in pista per una polka! Il problema è proprio l'alienazione da ballo, il momento in cui entro in trance guardando in maniera ipnotica le coppie di (attempati) signori che si divertono zompettando in maniera più o meno goffa. Per non parlare poi di quando parte il tango... Pensare che quest'estate mi è capitato spesso di trovare un gruppo di persone che si riuniva in una Piazza Affari aliena (vuota e silenziosa) proprio per ballare il tango. Parcheggiavano le loro auto con le portiere aperte per sentire la musica dagli stereo e ... ballavano. Bellissimo, immagino fossero di una qualche scuola chiu

fucking song

Today I was driving to home... and the radio passed this song... I hate this song...or maybe I love it! http://www.youtube.com/watch?v=UJsVxHocHbs

No alarms and no surprises

My first english post! (ok...I try) I've just had a call with a friend, we were speaking about "loss of dreams"... How many dreams i've lost til now? mmm, if i think to my youth, i would have liked to be: a FLORIST (yes, a florist!!), a diplomatic, the president of Antitrust authority, an international cooperator, an high school professor a singer a lot of many other things...by the moment. GREAT DREAMS...EHEH Luckily i still have the capability to dream, i think that's the "gasoline" for my life and for my smile. Luckily sometimes I can stay on a train, looking across the window, thinking to "when i will do ..." Luckily I can sing (in a Church, in a stage, under the shower, everywhere)... sometimes I can prepare the flower of my garden for someone... i can teach (not in a high school but at the university)... i can be diplomatic trying to create linkages between people... i can be a cooperator helping people who needs help (very local cooperat

Caro vecchio paese

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Rientro da una festa di matrimonio di amici di "vecchia data". Ancora 2 e per quest'anno ho finito. Strana la malinconia dei matrimoni, la provo soprattutto quando a sposarsi sono amici che ultimamente frequento poco, ma che hanno segnato infanzia e adolescenza. La malinconia del tempo che passa e dei legami che vanno ricostruiti, ripresi, anche solo per una giornata. Immancabilmente mi viene in mente la canzone "gli anni" degli 883, che solo a scriverli mi vengono i brividi (di terrore!). Il mondo resta fermo e io corro... ecco la sensazione... o forse è esattamente il contrario... Il caro vecchio paese, le chiacchierate sulle scale del bar, i campeggi insieme, quando ancora uscivamo tutti in bici, la nebbia... pure quella mi sembra sparita ultimamente. E' stata una bella cerimonia (ho cantato per l'ennesima volta Amazing Grace, ma stavolta c'erano degli zii americani dello sposo che hanno particolarmente apprezzato), e la festa è stata molto "

Senza Fili

Sarà che finalmente anche a casa mia abbiamo attivato il wireless, e posso muovermi come voglio in casa restando connessa (grande invenzione!)....sarà che dal caldo torrido della scorsa settimana si è passati ad un clima autunnale... ma la sensazione attuale è di essere davvero "senza fili". Cosa che accade probabilmente a molti di noi, riprendendo il lavoro (anche se inizi a fine agosto, te ne rendi conto sempre a metà settembre) gli studi e le "normali attività" dell'anno. Una volta era il momento per riorganizzare i raccoglitori degli appunti, dopo la sessione estiva lasciavo tutto com'era per un paio di mesi e solo qualche gg prima dell'avvio delle lezioni mi ricordavo di essere un'universitaria... Oggi è il momento per pensare... a dove sono arrivata e a dove voglio andare. Fortunatamente la maggior parte delle cose che faccio mi soddisfa, ma comincio ad aver bisogno di una strada un po' più segnata. Pensieri confusi... I piloti dell'Ali

SEMINARE

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Perchè si usa il termine "seminario" per indicare un corso universitario generalmente rivolto ad una classe ridotta di studenti? Seminario: dal latino seminarium 'semenzaio, vivaio', deriv. di sìmen seminis 'seme'. Si, in effetti non serviva l'aiuto del mitico Garzanti, ma sempre meglio avere una fonte certa! Ieri abbiamo concluso i Seminari Universitari di Alta Formazione in tema di Cooperazione presso l'Università, in collaborazione con l'Istituto Luzzatti, 8 giornate di corso a cui hanno partecipato studenti e cooperatori. Dal punto di vista organizzativo è stato piuttosto impegnativo, ma posso ritener(mi) soddisfatta del risultato. Sono contenta per l'aula, se solo avessimo avuto un po' di tempo in più sono certa si sarebbero creati legami interessanti, e comunque gli interventi, le richieste, i ringraziamenti di ieri sono simbolo di qualcosa che è stato apprezzato. Un buon mix di studenti e lavoratori, di "buongiorno" e "

Viva l'Italia

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Non ci posso credere... una partita contro la Francia vissuta senza troppi "patemi d'animo" non me la sarei mai immaginata. Bè, complimenti alla squadra, sarò campanilista ma complimenti al beneamato Pirlo (che a Brescia è anche il nome dello Spritz, il mio aperitivo preferito)... Solo due brevi riflessioni: mi fanno sorridere i giornalisti che ieri sera erano pronti al monumento a Donadoni, insomma l'hanno fatto scendere dalla croce e già lo portano in trionfo... La seconda....ti prego RAI cambia il secondo commentatore, mette ansia. La partita l'ho vista in compagnia di amici, uno dei quali non ha fatto altro che leggere riviste e ogni tanto alzare lo sguardo chiedendo "Uff, ma quanto dura ancora?" e commentare in maniera ironica lo sforzo che è richiesto a questi ragazzi che devono correre per un campo lunghissimo per 90 minuti + recupero. Penso che le partite della Nazionale siano belle e attese anche per questo, perchè mettono davanti allo schermo t

Fissazione!

Rischio di sembrare monotematica, lo so, ne ho già parlato qualche blog fa... ma è un tema che ultimamente mi sta facendo riflettere, pensare, arrabbiare, indignare. Sabato sera sono uscita con un gruppo di architetti, tutti giovani, laureati da 2/3 anni, impiegati in studi molto importanti. Una situazione veramente disastrosa. A parte che alcuni erano lì con noi in vista di rientrare in ufficio, e stiamo parlando delle 23.00 di un sabato sera, ma in generale il rapporto di lavoro che li lega agli studi è di stage... oppure di p.iva esclusiva "sottopagata". A ciò aggiungiamo...straordinari non pagati (gente che si attesta intorno alle 40 ore settimanali di straordinario!!!), ferie non pagate, lavori di alta responsabilità e scarsa visibilità. Bè, scusate la stizza, ma a me sembra che il mondo sia capovolto! In questo continuo parlare di mettere al centro le risorse umane, questo è il risultato. E poi, come giustamente diceva una di loro (ormai giunta al limite della sopportaz

Up-date

Difficile riprendere il filo del discorso dopo più di un mese di tempo... lavorativamente parlando devo dire che l'EAA è stato un convegno bellissimo, ricco di ricerche interessanti... che finalmente abbia trovato la chiave di volta per la mia tesi di dottorato? Non so, di certo una ricerca sul legame tra responsabilità delle imprese e performance aziendali mi sta dando una mano. Sono stata a Bari per il Colloquio sull'impresa sociale...veramente stimolante...e sono tornata ieri da Palermo per il Convegno Aidea Giovani dove s'è parlato di "ripensare l'azienda". Come ripensare l'azienda in un mondo in continua evoluzione? Per quanto riguarda i miei studi ho puntato l'attenzione alle tematiche della CSR come "modo" per leggere in maniera diversa i risultati e le esternalità dell'azienda, e devo dire che l'insieme degli interventi e delle relazioni è stato in certi casi "illuminante"...si lo so che si tratta di paper di economi

Rotterdam

Domani parto per Rotterdam. A parte la paura per l'aereo (sono claustrofobica ed ogni volta che prendo un volo ho una vigilia di ansie)... sono molto curiosa di vedere come sarà questo congresso annuale della EAA, European Accounting Association... Intanto metto il link: http://www.eaa2008.org/ dove potete trovare il nostro paper http://www.parthen-impact.com/eventure/publicAbstractView.do?id=62836 e tutti gli altri che saranno presentati. Il nostro turno sarà nella mattinata del 24 aprile... speriamo bene, e speriamo di incontrare realtà interessanti!

Voglia di leggere

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Da tempo non mi appassionavo ad un libro. Leggo molto, ma negli ultimi tempi ho privilegiato letture più vicine alla "saggistica" che veri e propri romanzi. Mi ero promessa, sentendo le recensioni entusiastiche di Raffa, di leggere "Il falò delle vanità" di Tom Wolfe, ma nel frattempo mi hanno prestato "Mille splendidi soli" di Khaled Hosseini, lo stesso autore de "Il cacciatore di aquiloni". La verità? Come tutte le cose troppo inflazionate non lo ritenevo interessante. Sbagliavo in pieno. Ho iniziato il libro lunedì e l'ho praticamente finito, leggo ovunque e appena trovo il tempo: sul bus, in metro, camminando per strada, ora che sono le 0.25 e non mi reggo in piedi... mi è tornata la voglia di leggere, quello strano rapporto che ti lega ad un libro e che ti fa sentire il desiderio di stare da sola, di ritagliarti del tempo per sapere cosa succede a Mariam e Laila, cosa accadde in Afghanistan e... nel caso in questione... il perchè di così

Il tempo che passa

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Un amico se n'è andato sabato scorso. Le difficoltà di un'amica condivise intorno ad un tavolo venerdì sera. Oggi è una giornata riflessiva, anche il momento politico è quello della quiete, dell'attesa. Vedremo che accade. Ecco cosa vedo dalla mia finestra

Obama e il razzismo

Mi capita spesso di essere ripresa perchè non leggo approfonditamente i quotidiani. E' vero, diciamo che "so cosa accade" in Italia, ma in linea di massima tendo a prediligere i giornali stranieri. E' tramite il Time di questa settimana che mi sono interessata al discorso di Obama sul razzismo, pronunciato dopo che il reverendo Wright aveva sconvolto i media con frasi come "Dio non deve benedire l'America, ma maledirla, per aver ucciso persone innocenti". Un consiglio: leggete o ascoltate il discorso di Obama. Piccoli spunti: spiega il perchè del razzismo, il perchè ci sia ancora... anche in un paese dove una donna di colore riesce a diventare Segretario di Stato. parla della rabbia dei neri e cerca di dargli una motivazione. al contempo si rende conto che c'è rabbia anche da parte dei bianchi, quelli che non hanno disponibilità e si vedono privati di diritti, di agevolazioni e di assistenza. cerca di partire dal perchè delle cose e dare una soluzion

Figli o lavoro

Leggo sulle news che una delle anchorwoman inglesi più famose è finita "sotto accusa mediatica" perchè probabilmente sapeva di essere incinta al momento dell'assunzione e della firma del contratto da 1 milione di sterline. I datori di lavoro hanno diritto di chiedere alle donne se intendono aver figli a breve? Bè, per quanto ne so, diritto o meno, lo chiedono. Almeno qui in Italia. E, sempre per esperienze di conoscenti e amiche, spesso nemmeno lo chiedono, ma autonomamente decidono che se sei sposata e hai circa 30 anni sei un profilo poco interessante. Capisco che vi possa essere l'interesse per l'impresa di avere una dipendente che non si assenta per il periodo della maternità, ma ritengo anche che... l'impresa dovrebbe avere al centro la persona, con tutte le sue esigenze e caratteristiche. Dovere della persona è quello, a sua volta, di rispondere con onestà alle richieste dell'impresa (quindi magari evitare di sparire al primo mese di gravidanza quand

I 7 Piani

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Ho sempre adorato Dino Buzzati. I suoi racconti tra l'immaginario, il surreale e l'horror, i suoi dipinti un po' spettrali, il suo amore per la montagna e la sua predilizione per il "destino". E finalmente mercoledì sera son riuscita ad andare a vedere la rappresentazione teatrale di uno dei brani che preferisco "I 7 Piani" dove ancora una volta il destino vince sull'uomo... uomo che non si ribella e non si muove. Mi sono sempre chiesta perchè il personaggio del racconto non esce spontaneamente dall'ospedale, perchè aspetta di passare al piano inferiore, perchè aspetta che la finestra si chiuda... Ma del resto stiamo parlando di uno scrittore surreale (mi passino il termine i critici) e non potrebbe essere diversamente. Nota di merito ad Ugo Pagliai nella parte del protagonista e agli ideatori delle scenografie... ingegnose e affascinanti. Un consiglio per altri due racconti bellissimi: "Il colombre" e "La creazione dell'uomo&q

Milano

Due casualità accadute negli ultimi giorni mi hanno fatto riflettere su una cosa: quanto sia semplice - eppure non così immediato - creare relazioni. Domenica mattina in treno parlavo con due ingegneri stranieri, dal Sudafrica e dallo SriLanka, in visita per lavoro in Italia. Diretti a Venezia sono rimasti stupiti dal fatto che avessimo iniziato a parlare. Mi hanno detto infatti che "la gente in Italia è davvero cordiale quando si chiedono indicazioni o informazioni, ma per il resto è difficile parlare, sono tutti molto seri con quei BIG SUNGLASSES che nascondono il viso... Come mai?" Bè, la prima risposta che m'è venuta in mente è che probabilmente tutta quella gente "is only waiting", già, forse stiamo tutti solo aspettando che qualcuno rompa il ghiaccio, faccia il primo passo. E la stessa cosa ieri sera al bar, in attesa di entrare a teatro mi prendo un tè caldo, e accanto a me c'è una ragazza che fa lo stesso. Cosa ci vuole? Due parole, tre, ed ecco che