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Visualizzazione dei post da aprile, 2008

Rotterdam

Domani parto per Rotterdam. A parte la paura per l'aereo (sono claustrofobica ed ogni volta che prendo un volo ho una vigilia di ansie)... sono molto curiosa di vedere come sarà questo congresso annuale della EAA, European Accounting Association... Intanto metto il link: http://www.eaa2008.org/ dove potete trovare il nostro paper http://www.parthen-impact.com/eventure/publicAbstractView.do?id=62836 e tutti gli altri che saranno presentati. Il nostro turno sarà nella mattinata del 24 aprile... speriamo bene, e speriamo di incontrare realtà interessanti!

Voglia di leggere

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Da tempo non mi appassionavo ad un libro. Leggo molto, ma negli ultimi tempi ho privilegiato letture più vicine alla "saggistica" che veri e propri romanzi. Mi ero promessa, sentendo le recensioni entusiastiche di Raffa, di leggere "Il falò delle vanità" di Tom Wolfe, ma nel frattempo mi hanno prestato "Mille splendidi soli" di Khaled Hosseini, lo stesso autore de "Il cacciatore di aquiloni". La verità? Come tutte le cose troppo inflazionate non lo ritenevo interessante. Sbagliavo in pieno. Ho iniziato il libro lunedì e l'ho praticamente finito, leggo ovunque e appena trovo il tempo: sul bus, in metro, camminando per strada, ora che sono le 0.25 e non mi reggo in piedi... mi è tornata la voglia di leggere, quello strano rapporto che ti lega ad un libro e che ti fa sentire il desiderio di stare da sola, di ritagliarti del tempo per sapere cosa succede a Mariam e Laila, cosa accadde in Afghanistan e... nel caso in questione... il perchè di così

Il tempo che passa

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Un amico se n'è andato sabato scorso. Le difficoltà di un'amica condivise intorno ad un tavolo venerdì sera. Oggi è una giornata riflessiva, anche il momento politico è quello della quiete, dell'attesa. Vedremo che accade. Ecco cosa vedo dalla mia finestra

Obama e il razzismo

Mi capita spesso di essere ripresa perchè non leggo approfonditamente i quotidiani. E' vero, diciamo che "so cosa accade" in Italia, ma in linea di massima tendo a prediligere i giornali stranieri. E' tramite il Time di questa settimana che mi sono interessata al discorso di Obama sul razzismo, pronunciato dopo che il reverendo Wright aveva sconvolto i media con frasi come "Dio non deve benedire l'America, ma maledirla, per aver ucciso persone innocenti". Un consiglio: leggete o ascoltate il discorso di Obama. Piccoli spunti: spiega il perchè del razzismo, il perchè ci sia ancora... anche in un paese dove una donna di colore riesce a diventare Segretario di Stato. parla della rabbia dei neri e cerca di dargli una motivazione. al contempo si rende conto che c'è rabbia anche da parte dei bianchi, quelli che non hanno disponibilità e si vedono privati di diritti, di agevolazioni e di assistenza. cerca di partire dal perchè delle cose e dare una soluzion

Figli o lavoro

Leggo sulle news che una delle anchorwoman inglesi più famose è finita "sotto accusa mediatica" perchè probabilmente sapeva di essere incinta al momento dell'assunzione e della firma del contratto da 1 milione di sterline. I datori di lavoro hanno diritto di chiedere alle donne se intendono aver figli a breve? Bè, per quanto ne so, diritto o meno, lo chiedono. Almeno qui in Italia. E, sempre per esperienze di conoscenti e amiche, spesso nemmeno lo chiedono, ma autonomamente decidono che se sei sposata e hai circa 30 anni sei un profilo poco interessante. Capisco che vi possa essere l'interesse per l'impresa di avere una dipendente che non si assenta per il periodo della maternità, ma ritengo anche che... l'impresa dovrebbe avere al centro la persona, con tutte le sue esigenze e caratteristiche. Dovere della persona è quello, a sua volta, di rispondere con onestà alle richieste dell'impresa (quindi magari evitare di sparire al primo mese di gravidanza quand

I 7 Piani

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Ho sempre adorato Dino Buzzati. I suoi racconti tra l'immaginario, il surreale e l'horror, i suoi dipinti un po' spettrali, il suo amore per la montagna e la sua predilizione per il "destino". E finalmente mercoledì sera son riuscita ad andare a vedere la rappresentazione teatrale di uno dei brani che preferisco "I 7 Piani" dove ancora una volta il destino vince sull'uomo... uomo che non si ribella e non si muove. Mi sono sempre chiesta perchè il personaggio del racconto non esce spontaneamente dall'ospedale, perchè aspetta di passare al piano inferiore, perchè aspetta che la finestra si chiuda... Ma del resto stiamo parlando di uno scrittore surreale (mi passino il termine i critici) e non potrebbe essere diversamente. Nota di merito ad Ugo Pagliai nella parte del protagonista e agli ideatori delle scenografie... ingegnose e affascinanti. Un consiglio per altri due racconti bellissimi: "Il colombre" e "La creazione dell'uomo&q

Milano

Due casualità accadute negli ultimi giorni mi hanno fatto riflettere su una cosa: quanto sia semplice - eppure non così immediato - creare relazioni. Domenica mattina in treno parlavo con due ingegneri stranieri, dal Sudafrica e dallo SriLanka, in visita per lavoro in Italia. Diretti a Venezia sono rimasti stupiti dal fatto che avessimo iniziato a parlare. Mi hanno detto infatti che "la gente in Italia è davvero cordiale quando si chiedono indicazioni o informazioni, ma per il resto è difficile parlare, sono tutti molto seri con quei BIG SUNGLASSES che nascondono il viso... Come mai?" Bè, la prima risposta che m'è venuta in mente è che probabilmente tutta quella gente "is only waiting", già, forse stiamo tutti solo aspettando che qualcuno rompa il ghiaccio, faccia il primo passo. E la stessa cosa ieri sera al bar, in attesa di entrare a teatro mi prendo un tè caldo, e accanto a me c'è una ragazza che fa lo stesso. Cosa ci vuole? Due parole, tre, ed ecco che