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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

Oroscopo

Non li ascolto mai, tranne uno. Quello di Rob Brezsny che trasmettono su Radio Capital il venerdì mattina. Ecco l'oroscopo della mia settimana (12-18 febbraio 2010)... SAGITTARIO Per preparare il tuo oroscopo di San Valentino ho meditato a lungo sulla tua vita amorosa. Potrei scriverci un saggio di venti pagine ma non c’è spazio. Ti darò solo il consiglio più importante: la settimana prossima dovrai riesaminare la storia della tua vita sentimentale, a partire dalla prima volta che ti sei innamorato. Dovrai far scorrere i ricordi come in un film e provare i sentimenti suscitati da ogni scena, cercando di mantenere una certa obiettività. Individua i temi ricorrenti. Presta attenzione ai suggerimenti inattesi che possono venire dal passato. E, nel corso di tutta l’operazione, prova una profonda simpatia per te stesso e per i tuoi coprotagonisti. Una settimana?? Una settimana??? Ahahah

Ascoltatela, please

La casa era giusto al confine tra il vento e la sete, un posto abitato da fate e da poche altre forme di vita ugualmente concrete; vicino all'incrocio di un paio di strade sterrate che senza motivo apparente si incontrano e poi, disperate, ripartono...tristi, così come sono arrivate. Comunque a qualcuno una volta saranno piaciute, se poi sono state abitate; qualcuno che fermo all'incrocio pensò: "aspettiamo che arrivi l'estate". L'estate da noi non è mica un periodo felice, che il caldo ti toglie la pace, la polvere copre ogni cosa e ti spezza la voce, l'odore di verze marcite. La gente che passa ci guarda e prosegue veloce, ci osserva e prosegue veloce... magari saluta, ma sempre prosegue veloce. Se almeno si vedesse l'autostrada, ci porterebbe senz'altro a una città, oppure proseguire ovunque vada, meglio...meglio che qua. La chiesa era uguale alle case, ma aveva una croce, e forse un po' più di vernice ed un'unica luce fornita da fiaccol

Psicologia spicciola

Ho appena letto "L'eleganza del riccio", l'ho molto apprezzato, sia per la storia che per lo stile di scrittura. Una cosa mi è piaciuta molto (chi ha letto il libro la considererà una delle parti meno interessanti, ne sono certa): il dialogo tra la piccola Paloma e lo psicologo della madre. Meraviglioso. La presentazione stessa dello psicologo, di tutti i suoi "hummm" e della sua inutilità, eppure, della profonda e inspiegabile necessità di sua madre di confidarsi con lui. Vi racconto questo perchè, pur non avendo alcuna nozione in psicologia, ho pensato che nei corsi di studio dovrebbero inserire un corso innovativo dal titolo "La psicologia del supermercato". O, meglio ancora "La profonda verità della coda alle casse". Dai, non ditemi che non lo fate anche voi. Non ditemi che, quando siete in coda alla cassa del supermercato, non cercate di immaginare la vita del vostro "vicino", semplicemente sbirciando nella sua spesa. Sono