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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

Economia Aziendale

Oggi ho risposto a circa 15 mail con richieste di precisazioni da parte degli studenti di economia aziendale... vi imploro, venite a ricevimento! Mentre rispondevo mi sono chiesta cosa stiamo lasciando a questi ragazzi e ragazze appena entrati nel mondo dell'università. Non è facile "lasciare qualcosa" ad un'aula di 300 studenti... a volte è già tanto se si riesce ad ottenere la loro attenzione. In realtà...bè...ci ho pensato l'altro giorno in auto...sentivo le notizie delle manifestazioni in piazza contro la Gelmini e mi chiedevo "perchè a Brescia non protesta nessuno? Perchè non sono informati, non interessa o perchè non intendono protestare?". L'ho chiesto, ma è difficile avere una risposta univoca e chiara da un gruppo così numeroso. Quello che volevo passare loro, però, era la necessità che si facessero un'idea (pro o contro che fosse) e che utilizzassero anche le lezioni di economia aziendale per farsela. Abbiamo parlato di istituti e di az

La diversità

Ho appena visto un film che riprende il solito tema americano della scuola di periferia frequentata da ragazzi difficili, di solito di colore, e della professoressa bianca che riesce a coinvolgerli e a dare loro una nuova opportunità. Ci saranno almeno 5/6 versioni di film come questi, ma ogni volta mi lascio coinvolgere...e mi torna la vocazione educativo-adolescenziale per la quale ho sempre desiderato insegnare alle scuole superiori (si veda il tentativo ridicolo di blog in inglese). Bè, dopo essermi vista il sito della Fondazione "freedom writers" che è stata avviata dalla professoressa (il film raccontava una storia vera) mi son messa qui a scrivere... Ragazzi difficili, più o meno "diversi". Nel film ragazzi di colore, ghettizzati, con storie difficilissime alle spalle. Nella realtà di provincia in cui sono cresciuta ragazzi di buona famiglia, con tante opportunità, nessuna guerra di quartiere, solo un po' di voglia di fare il bullo e la possibilità di fa

Hey Mr deejay put a record on I wanna dance with my baby

Mentre impazza la corsa al SUPERENALOTTO (ma voi che ci fareste con 73,5 milioni di euro? poi ci scrivo un libro con quello che elencate), restando con i piedi per terra - nel vero senso della parola - penso che avrei davvero bisogno di iscrivermi a un corso di ballo liscio. Così alla prossima festa di matrimonio/sagra/evento posso smetterla di guardare le coppie che ballano e buttarmi in pista per una polka! Il problema è proprio l'alienazione da ballo, il momento in cui entro in trance guardando in maniera ipnotica le coppie di (attempati) signori che si divertono zompettando in maniera più o meno goffa. Per non parlare poi di quando parte il tango... Pensare che quest'estate mi è capitato spesso di trovare un gruppo di persone che si riuniva in una Piazza Affari aliena (vuota e silenziosa) proprio per ballare il tango. Parcheggiavano le loro auto con le portiere aperte per sentire la musica dagli stereo e ... ballavano. Bellissimo, immagino fossero di una qualche scuola chiu